Skip to main content

Tiffany e co: quando l'amore non ha prezzo

"Tiffany.. È una meraviglia, vero? Capisci ora cosa intendo quando dico che niente di brutto può accaderti qui? E non è per i gioielli, che a me non piacciono, tranne i brillanti s'intende.” Audrey Hepburn

La voce del telefilm Gossip Girl, in una delle puntate recitava: i regali più belli si trovano nelle scatole più piccole. Personalmente modificherei tale frase in: i regali più belli si trovano nelle Blue Box. Credo che l’intera popolazione femminile sappia cosa sia una blue box, quella che ogni uomo comune mortale, banalizza in “la scatola azzurra di Tiffany e Co”.
 Partiamo con qualche curiosità sulla celebre casa newyorkese. Inizialmente il fondatore di Tiffany non aveva intenzione di aprire una vera e proprio gioielleria; nacque infatti come una bottega  contenente oggetti curiosi e di poco valore, prevalentemente articoli di cancelleria. Fu solo grazie all’acquisto dei gioielli della Corona francese, nel 1886, che Charles Lewis Tiffany decise di tentare l’impossibile e fare “ il salto di qualità”. Nel 1878 fu scoperto in Africa, infatti, un diamante giallo, il più grande del mondo, denominato poi diamante Tiffany e destinato a ingioiellare la magnifica figura di Audrey Hepburn. Attualmente, questa pietra che in origine pesava 287,42 carati, è in esposizione permanente presso la sede newyorchese della gioielleria. Da allora Tiffany e co è riuscita a conquistare il prestigioso ruolo che tutt’ora possiede di gioielleria più famosa al mondo. Ogni donna e, sottolineo, ogni donna , farebbe follie pur di possedere un gioiello firmato Tiffany.
Prima accennavo alla scatola, la famosa Blue Box Tiffany e co, di cui celebre è diventato il colore (grazie anche alle passarelle che lo hanno reso un vero must, quasi quanto il nero e il bianco). Quello che, molto probabilmente, molti di voi non sanno è che il blue Tiffany è possibile ammirarlo in natura; è infatti niente di meno che il  colore delle uova di un particolare pettirosso americano: Turdus migratorius. 
I prezzi della gioielleria sono molto alti, come già citato in un altro articolo il motto di ogni marchio di lusso è : dimenticate il prezzo rimane la qualità. Effettivamente la qualità nei gioielli Tiffany c’è, ma non si nota in gioielli “ economici “ come le classiche collanine d’argento con il cuore, o il classico bracciale sempre d’argento con la scritta: Please return to Tiffany. I prezzi di questi gioielli commerciali sono economici, ma in realtà si potrebbe parlare di una “truffa” per la qualità dell’argento e per la semplicità dell’anello. In questo caso dovremmo dimenticare non solo il prezzo, anche la qualità e ricordare che stiamo indossando  un oggetto firmato Tiffany e co. 
Uno dei miei film preferiti ha il fine di affermare che la vita è solo questione di fortuna e questa gioielleria ne è l’esempio vivente. Il successo che gli venne conferito dopo la produzione del film Colazione da Tiffany non ha avuto paragoni, tutte le donne me compresa, sono affascinate da tutto ciò che è Tiffany, alcune volte anche esagerando. Vi sono infatti delle marche di minor rilievo che creano gioielli davvero d’amore a prima vista, eppure gli scartiamo immediatamente perché: ma questo non è Tiffany e co. 
Potrei continuare a parlarvi di Tiffany e Co per ore, ma sarebbe alquanto inutile in quanto le notizie potete tranquillamente cercarle sul google. Il motivo vero per cui ho deciso di scrivere quest’articolo è perché ovviamente chiunque mi conosce sa che amo quattro cose: Chanel, Tiffany e co, macarons Ladurèe e me stessa. Ho fatto l’articolo su Chanel e mi sembrava obbligatorio ora parlare di Tiffany e co, inoltre volevo mandare il messaggio che molte volte la moda non è fatta da grandi marchi, ma dal buon gusto. Conosco persone che riescono ad essere perfetto indossando capi comprati sulle bancarelle. Con questo voglio evidenziare che lo stile, o lo si ha o è inutile cercare di comprarlo. Una donna potrà avere tutti i diamanti Tiffany e co, borse Chanel , Hermes, Gucci e Prada al mondo, ma se non sa abbinarli e tutti inutile. I soldi cari lettori, non fanno lo stile; ricordatelo bene.


P.s: Per tutte le persone che hanno letto quest’articolo e si sono sentite in colpa per avere un qualcosa di firmato e non saperlo indossare, vi aiuto io. Le opzioni che vi offro sono due: io se fossi in voi sceglierei la prima : A) Tutto ciò che avete di firmato potete gentilmente portarlo a casa mia, o potete inviarmi la vostra via, passo personalmente a prendere il capo, sono sicura che saprò abbinarlo con stile. Poi ovviamente vi taggo su Instagram, cosi potete fare un regram della vostra ex borsa Chanel o del vostro anello Tiffany e co indossato come si deve B)Confesso ho detto che i soldi non fanno lo stile, ma con i soldi potete comprare un personal stylist e io sono pronta a sacrificarmi, purché qualcosa finirà sui miei polsi. Ops, volevo dire nelle mie tasche. 

Comments

Popular posts from this blog

Viviana Volpicella, la regina delle stylist

" Sono nata come architetto ma, morirò come fashion editor". Viviana Volpicella   Per coloro che non seguono il mondo della moda, Viviana Volpicella, è la regina delle stylist. Il suo motto risiede nelle parole di Iris Apfel : " la moda la puoi comprare ma lo stile lo devi possedere" e lei di stile, ne ha da vendere. Laureata in architettura, decide di inseguire la sua passione per la moda e si trasferisce ben presto a Milano. Frequenta un corso per "fashion editor" e diventa la "fashion assistent" dell'influente Anna Dello Russo. A lei deve molto, come afferma nelle varie interviste: "Anna è la mia maestra assoluta. Se faccio questo mestiere è grazie a lei". L'amore per la moda, in realtà, è sempre stato presente nella sua vita, tanto da scegliere come tema per la tesi di laurea:" Architetture per la moda". I suoi soldi sempre spesi per abbonamenti a magazine di moda: "mi sono laureata in architet

Ralph Lauren: lo stilista partito dal Bronx

"Non creo abiti. Creo sogni" . Ralph Lauren Ralph Lauren, all'anagrafe Ralph Lifschitz ,   entra nella storia della moda: tra gli uomini più ricchi al mondo e secondo stilista dopo Giorgio Armani. Nato nel Bronx da una famiglia di immigrati ebrei dediti al lavoro e alla cura dei figli ma privi di una qualsiasi concezione di moda e stile. Tanto che lo stilista in un video intervista sulla sua storia confessa di aver imparato molto per strada, guardando gli uomini e le donne borghesi ben vestite. "La gente mi chiedeva come può un bambino ebreo del Bronx realizzare vestiti? Ha a che fare con la classe e il denaro? No, ha a che fare con i sogni". All'età di 16 anni si avvicina definitivamente al mondo della moda, lavorando per un negozio d'abbigliamento. Percepisce lo stile, l'eleganza e cerca di trovare una visione che racchiuda il tutto in un solo brand.  Continua i suoi studi nel settore del fashion fin quando ha un'intuizio

Coco Chanel e Boy Capel: l'amore che creò il mito

“ Gli unici occhi belli sono quelli che vi guardano con tenerezza. ”  Coco Chanel  Nel film “Bodyguard” vi era la colonna sonora che avrebbe incantato il mondo: And i will always love you. Una promessa per molti, una minaccia per altri. Whitney Houston di quella canzone ne fece la sua vita, ma in altri tempi, nel 1915 circa,la stilista Coco Chanel molto probabilmente l’avrebbe ascoltata e cantata per il suo grande amore: Boy Capel.  Gabrielle Bonhuer Chanel, conosciuta al mondo come Coco Chanel, fu la prima femminista della storia e come ogni donna che si rispetti fu legata ad un grande amore. Da sempre consacrata come la Mademoiselle d’acciaio, con le sue perle sulla poca importanza degli uomini in realtà nascondeva un cuore grande, capace di amare e di pensare ad un futuro da perfetta moglie.  Coco iniziò la sua carriera intorno al 1909 presso l’appartamento del suo amante Balsan, a Parigi in Boulevard Malesherbes creando cappelli. Fu proprio nella residenza del suo prim