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The Fashionable Lampoon: il futuro della moda.

 " Di una cosa sono però fiero: siamo partiti con un progetto nuovo, nato dal nulla, e ora in molti ne stanno parlando. Le edicole sono state prese d’assalto – in un momento critico per l’editoria – e Lampoon è una realtà concreta. Forse tutto questo è sì un po’ autocelebrativo, lo ammetto – ma sapete cosa c’è di nuovo? Invece di criticare il sistema, lamentarci che non funziona niente, che vanno avanti sempre e solo i raccomandati, etc, etc… noi ci abbiamo provato."  Paolo Stella  






                    ( IL TEAM DEL MAGAZINE : " THE FASHIONABLE LAMPOON " )


Nel bene o nel male l'importante è che se ne parli. Ebbene si, se fino a qualche mese fa era il mio motto per il blog, ora sembra essere diventato anche il motto del nuovo magazine: " The fashionable Lampoon." 
Non è una bella giornata, piove e sento freddo dentro e fuori, ma nonna mi conosce così bene da farmi trovarmi il fuoco acceso. Come da tradizione mi siedo vicino al calore delle fiamme e decido di godere di questo momento di riposo, dell' atmosfera familiare per leggere Lampoon. 
Ho come sottofondo la voce di uno dei personaggi del " Segreto " che piace tanto alla nonna e io sono una di quelle persone che perde facilmente la concentrazione, la classica persona che mentre sta leggendo non può udire nemmeno il rumore di una zanzara, altrimenti si distrarrebbe a pensare sull'importanza delle zanzare nel mondo. Però questa volta è diverso, il suono della televisione sembra così lontano, le parole scritte sulla rivista  scorrono nella mia mente e le faccio mie. Respiro la stessa aria di Candela Novembre e di Riccardo Pozzoli  ,  le immagini sembrano ambientate nelle location dei miei sogni migliori e i colori mi portano alla mente il lecca lecca di quando avevo 7 anni, era festa nel mio paese e anche nel mio cuore.



    ( FACCIA DA : MI HANNO SGAMATA.. LEGGENDO  THE FASHIONABLE LAMPOON " )


La premessa del direttore: Carlo Mazzoni non è la classica lettera di Alfonso Signorini nel settimanale "Chi": ci parla di scoop, di notizie così poco interessanti che Barbara D' Urso nel frattempo con il suo Pomeriggio 5 rappresenta l'avanguardia pura. 
No, questa lettera sembra la lettera del mio miglior amico: " You say we shall win, i say we don't lose" ( Tu mi dici che dovremmo vincere, io ti dico che non dobbiamo perdere ). Un invito quello del fondatore di Lampoon a dare un nuovo significato alla moda e alla vita, ad acquistare coraggio, quel coraggio che ci fa affermare che si può e si deve avere la forza di accostare passioni contrapposte. Un'intervista invidiabile con Anna Dello Russo, considerata come il mentore del nuovo giornale. Con la sua esperienza ha infatti aiutato e si è confidata con le menti di questo nuovo progetto editoriale del made in Italy. 
Il " giornale" contiene ogni singolo aspetto della moda e non la descrive come una realtà così lontana dalla vita, ma come una sorta di opera d'arte. Ed è così:  il made in Italy è l'élite nel fashion World, potremmo contribuire a far girare l'economia ormai ferma di un paese che ha delle menti geniali come: Alberta Ferretti, i Trussardi, Donatella Versace ( aka la donna di plastica ndr ), la fashion blogger Chiara Ferragni e della patria del rosso Valentino. Quando parlo di quanto sia attuale la moda mi viene sempre in mente la scena del " Il diavolo veste Prada" in cui Miranda parla del maglione di Andrew, con un fare che ricorda molto la mia professoressa di storia, durante quei terribili minuti pre interrogazioni.



                                                       ( IL MOTTO DEL DIRETTORE   )


Giro le pagine come se fosse un giallo, dove devo scoprire immediatamente cosa accadrà nella pagina successiva. Ed eccola, la frase che aspettavo, la frase che in un minuto mi fa sentire così vicino a colui che l'ha scritta : " così snob da risultare insopportabili, arroganti da far rabbrividire, ma poi in fondo così semplici." Continuo a leggere e a sfogliare, arrivo in meno di un'ora alle foto con Chiara Ferragni in contrapposizione con Elizabeth von Thurn e nel frattempo il tempo passa, scorre così velocemente che solo ora mi rendo conto di aver passato quasi tre ore a leggere, sfogliare e gustare ogni singolo aspetto.
Nel bene o nel male l'importante è che se ne parli, invece no, per questo giornale bisognerebbe parlarne solo bene. Non ci sono aspetti negativi,  perché ogni cosa è ben curata, dalla copertina, alle pubblicità, fino all'ultima pagina. La qualità delle foto, la qualità dei giornalisti e la fama degli intervistati. E di fama e fame ora si parla, perché si son fatte le 21, e non mi sono accorta di niente, neanche della mia fame. Ma adesso è tempo di deliziare il mio palato, dopo aver fatto brillare i miei occhi. 
Concludo facendo una scommessa da futura Broker ( si spera ndr ), io punto tutto su questo giornale, punta sulla qualità del made in Italy e sull'intelligenza degli italiani, del comprare e vivere ancora nel cartaceo. Questo non è un semplice giornale, ma è e sarà la nostra nuova Bibbia. Vogue trema, qui in Italy sta nascendo un nuovo piccola-grande fenomeno.



( CHIARA FERRAGNI VS  ELIZABETH V. THURN )




                   ( IL NOSTRO NUOVO MOTTO AFFERMATO DA ANNA DELLO RUSSO )


P.s: Ricorderete l'intervista con Paolo Stella, dove già ci accennava del progetto. Se non la ricordate potete leggerla cliccando qui: Intervista Paolo Stella.




                                      ( MUSE ISPIRATRICI SOSTIENE LAMPOON )

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