“Remember that time is money [Ricorda che il tempo è denaro] Benjamin Franklin
Il tempo è denaro, o in questo caso con il denaro puoi permetterti il lusso di sapere “il tempo”. Di cosa sto parlando? Ovviamente del celebre orologio da polso, il Rolex. Oggi tutti sanno che cos’è un Rolex, e almeno una volta nella vita tutti noi ci siamo trovati davanti alla fatidica domanda : “E se mi comprassi un Rolex?”. Partiamo dall’origine per cercare di capire a cosa è dovuto il mito di questo prodotto del lusso.
L’azienda Rolex SA fu fondata nel 1905 a Londra da Hans Wilsdorf e il fratellastro Alfred Davis. Il nome originario fu Wildorf & Davids e i primi orologi erano, infatti, marchiati W & D. Fu Hans a registrare per la prima volta nel 1908 in Svizzera il marchio Rolex, di cui il significato è tuttora sconosciuto. Di certo conserviamo l’idea dei fondatori di attribuire alla casa orologiera un nome facile da ricordare e che catturasse l’attenzione.
La sede della fabbrica fu nuovamente spostata in Gran Bretagna nel 1912. Se inizialmente vi fu l’idea di creare orologi economici a causa delle tasse e dei dazi di impostazione, i prezzi sfociarono ad ingenti somme. Il nome Rolex venne ufficializzato nel 1915, quando Hans e Alfred capirono che i loro orologi avrebbero sostituito in poco tempo gli orologi da taschino, in voga all’epoca. Da allora l’azienda riuscì a battere ogni record, vendendo numerose quantità di orologi e rendendo cosi l’orologio da polso uno degli accessori più desiderati nel mondo maschile e femminile.
Ma quale fu il motivo che portò il marchio svizzero a essere uno dei più costosi ed apprezzati dell’epoca e di cui ancora conserviamo il nome prestigioso? In primis bisogna ricordare che l’azienda aveva portato numerose innovazioni sul mercato dell'orologeria creando i primi orologi impermeabili con il datario, con il fuso orario e, cosa più importante, i primi orologi da polso con la certificazione di cronometro. Oltre alla già citata qualità, la casa svizzera ha contato molto sulle pubblicità: esponenti come “Che” Guevara, Paul Newman, Sean Connery e l’italiano Gianni Agnelli hanno sfoggiato i loro Rolex posando per testate di fama mondiale. Oggi personaggi del mondo dello sport come Cristiano Ronaldo e personaggi del mondo della musica tra cui Michael Bublé sono stati protagonisti per la pubblicità del celebre marchio.
Oggi il Rolex è visto non solo come un semplice orologio, ma come simbolo dello “stato sociale” e della classe di appartenenza (o di arrivo), a causa del suo prezzo non accessibile a tutti. Ma se è vero che l’attesa aumenta il desiderio, non ci resta che attendere; chissà forse un giorno i Rolex cadranno dall’alto, al posto della neve.
P.s: Dear God, se proprio non puoi far piovere Rolex, noi ci accontentiamo anche della Chanel 2.55, (di cui vi ho parlato nello scorso articolo) o di un paio di Louboutin. E mi raccomando, mandale con il tacco rivolto verso l’alto, non vorrei risparmiare dei soldi che poi dovrei reinvestire in chirurgia estetica a causa di un taglio provocato dal tacco 12.
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