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Francesco Gallucci : Suit & Tie

" I be on my suit and tie, can i show you a few things?" Justin Timberlake


                                                                
Icona indiscussa dello stile maschile, un passato da sportivo e la voglia di dimostrare che nella vita non si è mai arrivati: è questo il vero segreto del blogger Frank Gallucci. Classe 86, competitivo al massimo, basti vedere il suo profilo Instagram dove si evince la sua idea di competizione: "non gioco mai per il secondo posto". Il suo stile è coerente alle sue idee, uniforme alla sua vita, un vero e proprio slogan alla bellezza. Vi lascio alle sue parole per comprendere a pieno il blogger italiano.  


-          Francesco Gallucci, noto ormai al mondo modaiolo come Frank, com’è nata la passione per la moda?
La mia più che una passione per la moda è una passione per lo stile. Non voglio assolutamente screditare quest’ultima, ma ciò che ha a che fare con lo stile mi affascina maggiormente. Lo stile non ha limiti di tempo, è eterno; mentre la moda è in continuo cambiamento. Sin da piccolo mi sono sempre interessato al vestir bene e ho sempre cercato di evitare tutto ciò che fosse contraddistinto da un logo in evidenza, tuttavia il vero interesse è accresciuto con il mio arrivo a Milano: città d’ispirazione quotidiana.

-          Ha aperto il suo sito web nell’Aprile del 2013 ad oggi quanto si sente soddisfatto?

Avendo inizialmente lavorato come professionista nel campo sportivo, oggi mi risulta difficile essere soddisfatto. Sono sempre alla ricerca della qualità, della bellezza e raramente mi accontento e mi autoelogio. Tuttavia ricordo sempre con piacere le parole di mio padre che mi ripete costantemente: “guarda sempre avanti per migliorare e non saziarti, ma al tempo stesso non dimenticare di volgere lo sguardo indietro per capire quanta strada hai fatto”. Mi aiuta questa frase per rimanere “con i piedi per terra”. (Aggiunge con gli occhi soddisfatti ndr )


-          Un sito web che ha subito numerosi cambiamenti e attualmente in fase di “ristrutturazione”, che tipo di novità dobbiamo aspettarci?
Sono stati effettuati numerosi cambiamenti, mi piace trasformare e sono sempre pronto a nuove sfide. Attualmente con il mio webmaster siamo impegnati nel creare un sito più dinamico, con l’aggiunta di alcune sezioni che fanno sì che gli utenti possano avere più spunti una volta all’interno. La “vera” novità è la ricerca meticolosa, possibile grazie all’aiuto di amici e collaboratori, dei negozi, delle strade e dei ristoranti da vedere nelle varie città.

-          Dal blog ha poi iniziato il suo marketing con diverse collaborazione, qual è la sua preferita, quella di cui si sente maggiormente soddisfatto?
-           
Si, piano piano sono riuscito a farmi strada. All’inizio è stato molto difficile non avendo un background alle spalle. Il tutto è cambiato con la mia partecipazione al Pitti estivo del 2014. In quei tre giorni sono finito su molteplici magazine e riviste del settore e da li il numero dei followers è cominciato a crescere, di conseguenza ho cominciato a cambiare il modo di lavorare. Sinceramente non ne ho una in particolare di collaborazione preferita, forse quella con Virgin: vero e proprio gigante nel settore del wellness. Per quanto riguarda lo stile le mie collaborazioni preferite sono per la sartoria, tra cui Santo Barillà, vera icona attuale per poi passare al “ready to wear” di Tombolini di cui vado molto fiero.


-          Ha un canale YouTube, un account Instagram, Facebook e Twitter, quanto tempo impiega alla cura dei social network?
Sono un cellulare dipendente, ho un account su tutti i vari social network essendo essi la mia vera forza trainante. Ovviamente ciò richiede molto tempo a disposizione, ma contrariamente all’etica non utilizzo tutto il mio tempo nel dedicarmi a tale funzione.

-          Vanta numerosi seguaci oltre ad essere una presenza costante durante la settimana della moda e durante il Pitti, qual è il suo segreto?
Il segreto è la naturalezza. Quello che spesso la gente vuol vedere è lo stile nella normalità offerta dalla vita quotidiana, non persone che parlano di stile solo durante varie manifestazioni mondane. La ricerca del bello deve essere presente nella vita dell’uomo ogni giorno, costantemente.

-          Qual è invece, secondo lei, la cosa che affascina di più i suoi seguaci?
Nella promiscuità dei seguaci vi sono differenti interessi secondo me: c’è chi è interessato solo alle ispirazioni di stile, c’è chi è interessato magari a sapere i tuoi spostamenti e le varie attività della tua giornata, c’è chi è interessato a vedere cosa mangi e come ti tieni in forma. C’è un po’ di tutto all'interno e giuro che questa è una cosa che mi piace tantissimo perché mi stimola a cambiare.



-          Il suo outfit preferito?
Pantalone a vita alta con doppia pinces, camicia denim e sneakers ai piedi.

-          Tre marchi da non perdere di vista
CUCINELLI- TAGLIATORE- GABRIELE PASINI

-          Se la moda fosse una canzone quale sarebbe?
MORE THAN WORDS degli Extreme

-          La sua icona indiscussa?
Steve Mcqueen, non ho alcun dubbio. L’unico capace di vestire con una certa disinvoltura sia nel casual che nell’elegante. Rendeva iconiche anche delle semplici magliette bianche, geniale.

-          Due nomi di blogger maschili e femminili che ammira
Giotto e Patricia, Filippo fiora e Filippo Cirulli. Ammiro moltissimo anche lo stile di Helena Bordon, in Italia siamo bravissimi ma sottovalutati. Probabilmente si hanno dei pregiudizi nei confronti dei blogger, all’estero invece i blogger sono considerati dei fari.

-          Il suo profumo preferito?
Creed di Aventus ma anche Acqua di Parma al Bergamotto.

-          Come si vestirebbe per un colloquio in una grande industria di moda?
Abito blu acceso revers a lancia, spalla napoletana poco accentuata , pantalone non troppo corto: una lunghezza che va a lambire la parte superiore della scarpa lasciando spazio alla vista di un calzino molto sobrio e consono a un colloquio. Camicia bianca e cravatta in maglia non troppo pretenziosa. Scarpa allacciata o mocassino ma comunque in testa di moro.  A chiudere il tutto un fazzoletto da taschino bianco che richiama la camicia.


-          Invece il suo outfit in una cena dove nello stesso tavolo è presente Anna Wintour?
      Un doppiopetto con camicia senza cravatta per non essere “troppo ingessato”. Solitamente questa tipologia di persone non amano essere circondate da gente impostata, visto che lo sono già nella loro vita quotidiana.
-         
      Lei “combatte” spesso per il Made in Italy, quanto si ritiene fortunato per essere nato nella patria dell’alta sartoria
Non sono fortunato, sono molto più che fortunato. Sono orgoglioso di essere italiano, per lunghi periodi ho sentito una forte onda negativa nei confronti della mia patria e mi ha sempre dato molto fastidio. Ovviamente ci sono dei problemi che verranno risolti solo con il tempo e mi rendo conto che molte situazioni creino una certa disillusione e dissapore nell’Italia ma è pur sempre vero che questo è il paese della bellezza assoluta. Ho vissuto in Australia e posso assicurare che dall’altra parte del mondo, appena si parlava di Italia, la gente cominciava ad andare in escandescenza: la percezione dell’importanza del nostro paese la si ha solo all’estero. Nell’ambito dello stile e della moda mi dispiace per gli altri, ma la nostra bellezza e ricerca della perfezione è una questione di DNA #italiansdoitbetter.

-          Must have della stagione autunno inverno 2015
Per l’uomo è tornato lo stivaletto “Chelsea”, credo sia il vero e proprio must have della prossima stagione.

-          Cosa non potrebbe mancare nel suo armadio?
Il denim nella sua accezione più grande: dalle camicie ai jeans, dall’abito al giubbottino.

-          Due aggettivi per descrivere il suo blog
Versatile e stimolante.

-          Progetti per il futuro?
Ho numerosi progetti per il futuro, mi piace viaggiare e poi per un domani pensare di mettere concretamente le mani su una mia creazione o fare consulenza con qualche azienda che sposa in pieno la mia linea di pensiero.

-          Un consiglio ai giovani che vogliono avvicinarsi al mondo della moda
“Chi vuole può”.  Basta avere gli obbiettivi in mente già dalla partenza, almeno per capire dove arrivare. Il resto è sacrificio quotidiano e voglia di arrivare.

 Professionalità, amore per il proprio lavoro e disponibilità nel confronto quotidiano. Amante dello stile, come quello della sua "musa ispiratrice": Steve McQueen. Uno stile misto che va dal completo su misura al più casual jeans and t-shirt. Questo è Francesco Gallucci. 










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