“ Ho realizzato e realizzo abiti che stanno bene
a tutti, senza distinzioni. Poi, certamente, sta a chi li indossa il compito di
valorizzarli”. Elio Fiorucci
All’età di 80 anni è
morto lo stilista e guru della moda: Elio Fiorucci. Ritrovato ieri nella sua
abitazione a Milano stroncato da un malore che l’ha ucciso il sabato prima.
Ricordare un grande della moda è sempre difficile, ma al
tempo stesso doveroso, lo stilista infatti era riuscito in poco tempo a cattura
l’attenzione sul suo brand “Fiorucci” e a essere tra i primi a vedere la moda in maniera
universale.
Iniziò la sua carriera nell’ambito della moda in giovane età, strada già scelta dal padre, creando
uno stile a se e prendendo spunto dal mondo anglosassone. Il successo arrivò
nel 1970, coi i suoi celebri jeans Fiorucci. I prodotti furono distribuiti in
vari stati e ottennero un grande apprezzamento dal pubblico. I suoi capi
iniziano così a catturare l’attenzione anche dei personaggi più celebri dell’epoca
tra cui: Andy Warhol, Grace Jones e Madonna.
Vari i progetti portati avanti dallo stilista e imprenditore
italiano, tra cui la creazione del progetto Love Therapy, che comprendeva
felpe, abiti e accessori. La novità era ed è oggi il vero e proprio punto di forza
dei suoi brands, strettamente collegati con il gusto dei giovani.
Lo stesso Elio era un eterno fanciullo e amante della bella
vita: sempre circondato da donne e in continuo viaggio alla ricerca dell’eleganza
e del divertimento. Un uomo, al tempo stesso, umile, sempre disponibile nel
confronto con il mondo, allegro e molto calmo. Colpito dal fascino della
natura, il suo sogno d’infanzia era infatti di diventare pastore, per ammirare
e godere a meglio della bellezza della natura.
Sulla sua originalità affermava: “la creatività ha sempre
una radice nel sapere dell’altro, è il miglioramento di qualcosa che c’è già”. Stimatore
di ogni forma d’arte e grande amante del “Made in Italy”. Guardava, da buon italiano, ogni anno il Festival di Sanremo confermandone la sua magia.
Parlando di Fiorucci e del suo percorso imprenditoriale :” Nella
mia carriera ho avuto una grande fortuna: la capacità di rompere gli schemi
decontestualizzandoli in tutto quello che mi piaceva e proiettare ció nell’immagine
Fiorucci. La gente mi ha sempre detto che amava il negozio, perché era un posto
dove ci si sentiva amati, dove c’era la musica, delle belle ragazze. Una
terapia d’amore. Ed era proprio quello il mio scopo”.
I simboli più celebri rappresentati dal marchio di Elio
furono gli angeli e le donne nude di cui disse: “ quando qualcuno mi domanda
cosa avessero a che fare gli angeli con le donne nude, rispondo che ogni donna
nuda è come un angelo. Un dono divino”.
Un uomo dai mille sogni, che nella sua vita ha conquistato
quanto da lui desiderato e anche più. Ci
piace immaginarlo con il sorriso, affiancato dai suoi tanto amati e
rappresentati angeli, mentre guarda passare qualche bella donna paradisiaca, ovviamente
vestita Fiorucci.
Ciao Elio, a presto.
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