“La passione per la moda l’ho sempre avuta fin da bambino, infatti già a 3 anni prendevo le Adidas, le Puma le scarpe un po’ marchiate. Questa passione adesso l’ho abbandonata, mi dedico infatti alla sartoria, da ormai 4 anni, perché non riuscivo a trovare giacche della mia taglia ( infatti il sarto è altissimo, ha delle spalle enormi ma è molto magro ndr ). Ho preso una giacca l’ho aperta e ho incominciato a vedere com’era fatta, ed è iniziato tutto cosi, creando le mie prime giacche. Mi sono aiutato con Internet guardando video e piano piano ho provato, ovviamente le prime giacche non sono state impeccabili, ma mi sono perfezionato con il tempo”.
Alessio Giacomobono
( Lo street style del giovane sarto di su misura )
Fin dall'infanzia avevo dentro di me uno spirito di
contraddizione, uno spirito che mi conduceva nel sognare di diventare
carabiniere a cavallo: sognavo la giustizia, sognavo di salvare il mondo con un
cavallo per non creare smog, anche se amavo l’idea di un eroina con la Ferrari.
Crescendo ho capito che la giustizia in questo mondo è la forma di utopia
maggiore, crescendo ho visto le mie amiche che sognavo di diventare ballerine,
rock star e celebrità, cambiare radicalmente le loro scelte. Eppure molto vicino
al paese in cui abito, c’era un bambino che sognava di diventare un sarto, di
creare abiti, giacche e completi e oggi il suo sogno si è realizzato.
Alessio Giacomobono, classe del 96, frequenta attualmente
l’ultimo anno del Liceo delle scienze umane, da anni appassionato di moda e
“sarto locale”. Giovane e talentuoso, che per l’amore del “fashion system”, ha
preso il primo treno pronto a brillare all’ottantasettesima edizione del Pitti
uomo. Non era la sua prima volta, ma racconta le sue due giornate al Pitti,
come un innamorato parla della sua giornata trascorsa con l’amato.
( Il signore di Instagram: Mariano Di Vaio )
“ Sono arrivato alla Fortezza del Basso alle h 14:00, ho
subito fatto un giro tra i vari stand, ma in modo superficiale, ero ansioso di
uscire fuori e di poter mostrare il mio outfit e confrontarlo con quello dei
presenti. Ero curioso di vedere i blogger più importanti, i sarti e gli
stilisti, giunti da ogni parte del mondo per l’evento maschile dell’anno.” Così
parla il sarto nostrano del suo arrivo
al Pitti. Subito dopo mi racconta del suo incontro tanto desiderato con il
maestro del cachemire: Brunello Cucinelli . “ Sembravamo amici di lunga data.
Quando sono arrivato, era ancora impegnato in un’intervista, ma non ho avuto
problema ad aspettarlo, un’attesa che ha reso al massimo le mie aspettative.
Solitamente quando si arriva ad un certo livello si pensa che le persone
perdano la loro umiltà ed è cosi in molti casi, ma sono rimasto stupito dai
preziosi consigli ricevuti e dal suo essere alla mano. “ In seguito si è
lanciato nella vita mondana, facendosi paparazzare dai vari fotografi, per
rendere immortale il suo outfit per questa edizione. Alessio pieno di speranza
lascia il Pitti, pronto per la giornata successiva.
( La foto con il grande: Brunello Cucinelli )
Un’attesa un po’ deludente, Alessio ci parla della sua
seconda e ultima giornata del Pitti affermando: “ Si respirava un’aria diversa, eravamo tutti già
nel futuro, eravamo tutti impegnati a pensare alla Milan Fashion week, molti
erano partiti la notte stessa, altri la mattina, complice anche la pioggia. Mi
sono dedicato agli stand e ho visitato l’ultimo padiglione.”
Un’esperienza indimenticabile per Alessio, nonostante la
pioggia e anche per noi, grazie al suo racconto eravamo tutti presenti a questa
edizione del Pitti, eravamo presenti alla conversazione con il Maestro del cachemire,
eravamo presenti alle foto con ( il mio amato ndr ) Nick Wooster, si bravi,
avete capito il “vecchietto “ che voi pubblicate per dire che l’uomo con i
tatuaggi è elegante. Oh Nick, perdonali tutti, non sanno quello che fanno e ciò
che mi preoccupa maggiormente è che non sanno neanche quello che dicono.
( Foto del primo giorno del Pitti di Alessio )
Concludo ringraziando Alessio, perché ci ha dimostrato che
se si crede in qualcosa, si può arrivare a grandi livelli, perché a differenza
di quello che ci faceva credere Moccia ( si leggevo Moccia nel periodo
adolescenziale, voi vestite Happiness non credetevi tanto superiori ndr ), l’amore ha un’età, ma quello che
non ha età è il talento. Grazie Alessio è sempre un piacere ed un onore averti
con noi.
The End
( Alessio pronto per le foto )
P.s: Pensavate fosse finita così invece voglio lasciarvi con una frase di Alessio, sempre in una mia intervista sullo stile ( intervista che potete ancora trovare online su:Io Posto- F & L, il blog precedente a questo ndr ): “Le cose complicate a me non piacciono, a me piacciono le cose originali. Quindi io preferisco una donna che indossa una borsa che ha trovato ad un mercatino vintage, piuttosto una Vuitton che ormai è comunissima e hanno tutti.” Fidatevi del mio modesto parere: questo ragazzo sarà un grande, ancora di più di quello che attualmente è.
(Una foto pubblicata su Instagram sullo stile di Alessio. )
Comments
Post a Comment