"Nel mio lavoro detesto chi si è fermato a una certa epoca e pensa che il mondo stia impazzendo. Il mondo non sbaglia, semplicemente cambia." Karl Lagerfeld
Ci risiamo, ancora una volta il
mio sesto senso sbaglia. Eppure qualche settimana fa su una rivista, ho letto che in noi
donne il sesto senso è qualcosa di certo, in percentuale una donna che si
affida a questa capacità ha la possibilità di sbagliare pari all’ 1%. E io devo ammettere che il mio sesto senso ultimamente lascia molto a desiderare.
Ormai risaputa ( leggere gli
articoli precedenti ndr) la mia passione per Alberta Ferretti, dopo una réclame senza precedente, avevo deciso qualche mese fa di seguire: Project Runway. Puntata
per puntata mi ero fatta una mia opinione sui vari concorrenti e avrei “azzeccato”
tutto, se non fosse stato per lui, l’eccezione che non conferma la regola: Rocco Galluccio.
Carattere napoletano e si sa,
i napoletani hanno un gran cuore, tuttavia nel programma non riusciva a
convincermi. Amavo i suoi capi, la modella che li indossava diventava una "femme fatale" e non nego che per quanto mi riguarda la vera rivelazione è stata proprio lui.
Da buona cristiana: “non credo finché non vedo”, intendo
dimostrarvi il perché della mia conversione al “Galluccianesimo”. Lascio la parola a Rocco. Amen.
Da Project Runway al ritorno
alla vita di tutti i giorni, cosa le manca maggiormente del programma?
"Sinceramente nulla, sono
stato bene, mi sono divertito, non avevo grossi pensieri, in quanto si trattava
di un gioco, ma sono contento di essere ritornato alla mia vita ed alle cose
vere, lo sono ora come nel momento preciso in cui sono uscito."
-
Quanto
sono cambiate le cose dopo il talent?
"A
parte le persone che mi fermano per strada per complimentarsi, o i pochi casi
per insultarmi (ride di gusto ndr), molto poco, nel senso che anche prima di
Project Runway lavoravo. Infatti avevo la mia collezione e nel mio piccolo, nel settore
già conosciuto, penso che I talent siano come una lente di ingrandimento,
potenziano quello che sei, ma infondo come entri così esci."
-
Lei
è il direttore creativo della maison Alcoolique, descriva i suoi capi con
5 aggettivi
"Sfrontati, autoironici, sexy, forti, femminili."
-
Da
cosa è nata la sua passione per la moda?
"Fin
da sempre ho amato e seguito la moda, con gli zii sarti, uno zio fotografo, mi
sono sempre trovato in situazioni “moda”. Ho iniziato a guardare,
aiutare che ero piccolissimo e non ho mai più smesso."
-
Se
non avesse intrapreso tale strada, oggi cosa ne avrebbe fatto della sua vita?
" Sicuramente avrei fatto il cuoco!"
-
Se
dovesse abbandonare nuovamente l’Italia dove andrebbe?
"Ancora
non ho mai pensato a ciò, quando parto non lo decido molto tempo prima, anche
quando sono andato a vivere a Bali, ho deciso e organizzato in 10 giorni."
-
Il suo stilista preferito?
"Il
RE: Gianni Versace." ( Risposta coincisa e sicura ndr )
-
Se
la moda fosse un’opera d’arte quale sarebbe?
"Una
incompleta ed in continua evoluzione."
-
Dia
una sua definizione di moda
"Anche
se può risultare banale, posso dire che è tutto, è arte, è vita, è un gioco, è una cosa
seria, possiamo essere chiunque indossando un vestito, anche solo per una sera."
-
Il
capo basic senza cui una donna non dovrebbe mai uscire?
"Una camicia e possibilmente aperta!"
-
Cosa
non potrebbe mancare nell’armadio di Rocco Galluccio?
" Essendo
super pigro direi decisamente delle tute, ma ammetto di amare follemente le
scarpe."
-
Il
personaggio che ha amato in Project Runway?
" Inteso a parte Giorgia
Fiore? Direi Eva Herzigova, è una persona di cuore, con cui si può scherzare e
si può parlare e che sempre ti da una risposta sincera, ancora oggi di tanto in
tanto scappa un messaggio."
-
I capi must have dell’inverno 2014-2015?
"Sicuramente
I cappotti, in tutte le forme… Meglio se glitter!"
-
Lei
è napoletano, nel suo stile fa riferimento a qualche luogo-persona conosciuta
nella sua terra?
" Nel
mio stile i riferimenti a Napoli sono tantissimi, a partire dalla sartoria e
dalla pelletteria (esclusivamente confezionata a Napoli) cerco sempre però di
non essere didascalico nella messa in atto della collezione."
-
Ha
studiato Disegno Industriale all'Università di Aversa, quanto le è
servito il suo studio?
" Molto,
ho avuto docenti molto bravi e compagni che avevano la stessa mia voglia di
studiare e andare avanti con cui abbiamo creato un bel legame, tutt'oggi sia
affettivo che professionale."
-
Ha
trascorso del tempo a Bari cosa le manca di più di quei posti? ( Lascio la domanda con il mio errore di battitura, come si dice: sbagliare è umano. Rido ndr )
"A
Bari ci sarò stato mezza giornata ma a Bali un po’ in più ( Si lascia prendere da una risata ndr ). Mi
mancano I tramonti, il caldo, la spensieratezza delle persone, i colori, le
giornate in moto. Sinceramente mi mancano molte cose, ho infatti intenzione di tornare
prestissimo!"
-
Dia
un consiglio ai giovani d’oggi che vogliono interpretare una carriera nel mondo.
"Non
arrendersi mai, continuare ad andare avanti studiando, guardando e
documentandosi su tutto, perché poi con il tempo tutto questo porterà grandi e
bei risultati… ed avere un po’ di testa dura ascoltando di tanto in tanto
qualche consiglio."
L'intervista è conclusa, le foto sono state scelte tutte dalla sottoscritta e sono scatti dei capi della maison: Alcoolique. Credo che le parole e le foto riportate valgano più delle mie lusinghe, quindi grazie a Rocco. Ah, quasi dimenticavo! Io ho deciso Rocco per me è il Cracco della moda.
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